La Festa dell’Uva diventerà ancora più calusiese con la scritta Erbaluce! Tra le novità il quadrilatero del gusto, gli artisti di strada, il nuovo Palio, la sfilata dei carri
CALUSO – Si chiamerà Festa dell’Uva Erbaluce, e non più Festa dell’Uva, la manifestazione calusiese giunta quest’anno alla sua 83^ edizione. Una richiesta giunta dall’Amministrazione Comunale quale omaggio al territorio di Caluso e ai suoi vitigni; un marchio distintivo che identifichi, tra le tante, la storica rassegna settembrina, che proprio nell’Erbaluce fonda la sua antica tradizione, e lo fa con una nota positiva in più, quella di essere il primo vino della provincia ad avere l’onore di possedere il suo francobollo. Un’idea che la nuova Pro Loco presieduta da Caterina Pistono ha accolto con entusiasmo, così come con entusiasmo si è andata concretizzando la collaborazione con l’Istituto Martinetti di Caluso per la realizzazione del logo caratterizzante il neonato sodalizio: un calice rappresentante all’interno piazza Mazzini e il suo convento, protagonista tra i punti espositivi della città. In Sala Magaton sarà infatti visitabile la mostra dei loghi Pro Loco e Cooperativa Produttori realizzati dagli studenti dell’indirizzo arte e design in occasione dell’evento; dalla stessa Sala partiranno i giovani studenti (indirizzo turistico) che nelle vesti di ciceroni faranno conoscere le bellezze artistiche della città. Protagonista anche la pittura con la personale di Felice Giacometto presso la sede delle Purtasse, e di Maddalena De Lisi, sotto il porticato del Chiostro, mentre in San Giovanni Decollato sarà visitabile la mostra di pittura di Franco Pinna e quelle di Daniele Ossola presso la sede dell’Unitrè. L’Enoteca Regionale dei vini della Provincia porterà in scena alcune letture del poeta Guido Gozzano, nel centenario dalla sua morte.
Ma novità importanti riguarderanno anche il Palio dell’Uva e l’identificazione del cosiddetto “Quadrilatero del gusto”, dove troveranno spazio le Veje Piole e le bancarelle dei produttori. Una sorta di percorso alternativo che vedrà aggiungere via Alfieri e via Cesare Battisti, tra le protagoniste della serata del sabato sera e che andandosi a collegare su via Roma, andranno a decongestionare la centralissima via Bettoia, garantendo maggiore fruibilità e sicurezza. Sarà anche la presenza di artisti di strada e trampolieri ad indirizzare i visitatori verso questo cammino del tutto nuovo. Artisti di strada, vino Erbaluce e vino Passito saranno inoltre il filo conduttore su cui dovranno lavorare Rioni e Frazioni per l’allestimento dei propri carri durante la sfilata di domenica pomeriggio. Rinnovata anche la colonna sonora della sfilata. Sarà affidata a band di strada, ciascuna delle quali verrà abbinata a due Rioni, mentre slegato dal percorso della sfilata sarà lo spettacolo della Desperados Band di Enrico Negro, che composta da oltre 20 elementi, girerà per conto suo per le vie del paese, coinvolgendo le persone in attesa del passaggio del lungo serpentone di carri allegorici e figuranti a piedi. Band di strada anche il sabato sera per creare maggiore animazione.
A sfilata ultimata sarà la volta del Palio dell’Uva. Cambierà volto, cercando di offrire alcune novità. E mentre c’è assoluto riserbo sui giochi che verranno effettuati, alcune parole possono essere spese sul suo svolgimento. Sarà infatti strutturato su tre zone gioco che opereranno in contemporanea tra loro. Un’area è stata identificata in piazza Ubertini davanti all’ex Municipio, una di fronte al Bar Gigi, una in via Roma. Obiettivo, evitare la ressa, garantendo maggiore visibilità al pubblico partecipante. Ciascuna zona vedrà gareggiare a rotazione tre squadre, ognuna delle quali dovrà ovviamente portare a termine il trio di giochi. E in attesa di conoscere il nome della Ninfa Albaluce la volontà è quella di dare maggiore visibilità alle Miss di Rioni e Frazioni, dal balcone del palazzo municipale.