RIVARA – L’apertura di un conto corrente è stato il primo passo per le iniziative di raccolta e di aiuto nei confronti dei terremotati del centro Italia da parte dei gruppi di Protezione Civile che fanno capo al Com di Cuorgnè.
Se ne è parlato lunedì sera nel corso di una conferenza stampa presso Villa Ogliani a Rivara.
Un conto corrente nel quale potranno confluire le offerte dei cittadini ed i proventi delle manifestazioni che verranno organizzate sul territorio.
Ad aderire sono i gruppi di protezione Civile di Agliè, Cuorgnè, Favria, Oglianico, Salassa, Rivara, Rivarolo, Rivarossa e la Fenice di Favria ed il N.O.C.T. di Oglianico e l’iniziativa è patrocinata da diverse amministrazioni locali.
L’Iban per i versamenti è IT45Q0711730850000020100123 intestato a Gruppo Protezione civile Rivara Pro Terremotati.
“Una raccolta fondi perché è emerso fin da subito – hanno detto il coordinatore provinciale Marco Fassero ed il coordinatore del Com di Cuorgnè Leonardo Capuano – che la macchina organizzativa nazionale della Protezione Civile ha risposto bene per quanto riguarda le esigenze di cibo e di vestiario. Alla lunga ciò che servirà sarà avere una disponibilità economica per poter affidare quanto raccolto ad un comune oppure adottare un progetto di pubblico interesse nelle zone terremotate.”
Nella prima emergenza post terremoto la colonna mobile della Regione Piemonte, e dunque anche i volontari canavesani, non hanno partecipato alle operazioni di soccorsi e di assistenza nei paesi colpiti.
Sono stati impegnate le Protezioni Civili delle regioni colpite o vicine, come Lazio, Umbria e Marche. La Protezione Civile piemontese è stata allertata ed era pronta a partire già il giorno seguente. Ma il Dipartimento Nazionale ha preferito allertare chi in poco tempo ha raggiunto i comuni che avevano necessità
Anche perché il terremoto di agosto ha devastato alcuni centri, ma in termini numerici gli sfollati sono stati molti di meno rispetto al sisma dell’Abruzzo. Sono stati immediatamente approntati 3000 posti letto e ne sono stati utilizzati circa la metà. In Abruzzo, nel 2009, gli sfollati sono stati circa 70mila.
Dunque emergenze differenti in termini di assistenza e risposte differenti da parte della Protezione Civile.
Invece sono i danni a preoccupare maggiormente ed in quella direzione si è deciso di operare portando l’aiuto concreto del Canavese.
Tra le iniziative domenica 9 ottobre, dalle ore 12, a Rivarolo Canavese, sotto i portici di via Ivrea, verrà organizzata una “amatriciana solidale”, con l’intento di raccogliere fondi.
Una iniziativa che cercherà di bissare il successo di quella organizzata di recente in piazza San Carlo, a Torino, quando sono stati raccolti 49mila euro grazie agli 8 quintali di pasta cucinata.
Altri comuni e gruppi stanno organizzeranno altre iniziative o faranno in modo che i proventi derivanti da manifestazioni già calendarizzate confluiscano negli aiuti ai terremotati.
“Sono segno e gesti importanti che servono a dare il coraggio ad andare avanti a chi ha perso tutto” ha detto Capuano.