COLLERETTO CASTELNUOVO – Per il secondo anno consecutivo un gruppo di ragazzi della Valle Sacra ha proposto una raccolta fondi per le scuole della Valle Sacra; una lodevole iniziativa per venire incontro alle difficoltà dei Comuni.
“Stiamo vivendo un periodo di grave crisi economica e politica, i continui tagli stanno mettendo in seria difficoltà le nostre amministrazioni, non siamo più in grado di garantire alcune attività che da sempre si sono attuate, tra queste la realizzazione di progetti per le scuole“ dice Marina Carlevato, Presidente della Comunità Montana Valchiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana.
Le Scuole di Valle sono due: Scuola dell’Infanzia” P. e A. Gallo” e la Scuola Primaria di Valle “C. Nigra” con sede nel Comune di Colleretto Castelnuovo, dove confluiscono i bambini dei comuni della Valle Sacra: Castelnuovo Nigra, Cintano, Colleretto Castelnuovo, Castellamonte, Borgiallo e Chiesanuova per un totale di circa 150 alunni.
L’iniziativa denominata “Buscarin e Muradur” capeggiata dai quattro priori, Andrea Fegatelli, Diego Bertello, Luca Fenoglio, Nicolas Cattarello e dal Padrino Piero Giachetto Rater, ha visto la partecipazione di oltre 200 persone. I ragazzi hanno organizzato una cena nel salone municipale messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Colleretto Castelnuovo, dove è stata realizzata un’asta benedica e una lotteria; la partecipazione è stata importante le oltre 200 persone presenti hanno risposto con grande partecipazione , sono stati raccolti circa 3000 euro da donare alla Scuole.
Durante il suoi saluto nel corso della serata; la Carlevato ha voluto sottolineare come la Scuola sia importante per tutta la Valle Sacra: “Ancora una volta i giovani del territorio hanno dimostrato grande senso di coesione per portare avanti un progetto che, nonostante il difficile periodo, ha avuto un grande successo. Questo sta a dimostrare che l’unione fa la forza, lavorando insieme per il bene comune si riescono a superare ostacoli a volte insormontabili. I ragazzi hanno dimostrato di avere una profonda coscienza civica e grande senso di maturità e responsabilità; progetti come questi vanno fatti conoscere e sostenuti specialmente da chi come noi, eletti direttamente dai cittadini, ogni giorno affrontano la grande difficoltà di interagire con le istituzioni superiori. Spesso ci scontriamo con una politica sorda, che non vuole conoscere e capire, da sempre chiediamo a gran voce politiche appropriate che permettano alla montagna di continuare a vivere, svilupparsi e garantire alla popolazione i servizi fondamentali, è un dovere verso le nuove generazioni, verso chi sceglie di tornare a vivere nelle nostre piccole realtà che dimostrano di essere sempre più a misura d’uomo, dove, anche se a volte con difficoltà, danno prova di avere ancora dei valori umani con i quali potersi confrontare.”
Dic 20 2013
Scuola: quando i giovani propongono il territorio montano risponde
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