FORNO – «Quando nel 1990, insieme ad un gruppo di amici, iniziammo ad allestire il presepe nella Parrocchia Assunzione di Maria Vergine di Forno, il nostro intento era di realizzare una rappresentazione più bella possibile della nascita di Gesù. Ognuno portava le sue idee e le sue proposte ed insieme si cercava di attuarle, ogni anno ripartendo da zero.
Di certo non pensavamo che la nostra attività portasse ad un riconoscimento del nostro presepio anche fuori del paese. Naturalmente, questo ci ha spronato ad impegnarci sempre di più, per rendere la nostra opera sempre più ricca di novità e di personaggi.»
È il racconto di chi, da 24 anni, allestisce il presepe di Forno Canavese.
Il presepe, allestito in uno spazio di dimensioni notevoli, viene smontato e rinnovato ogni anno per suscitare sempre maggiore interesse. Di anno in anno, poi, si è cercato di realizzare una natura ed un habitat sempre più simili a quelli del paese, con la montagna, le case, le baite, i lavori della gente che sono gli stessi che ci circondano nella quotidianità. La grande quantità di acqua movimentata nel presepe testimonia la trasformazione avvenuta a Forno nel secolo scorso: una civiltà prettamente agricola si è trasformata in civiltà industriale, sfruttando proprio i numerosi salti d’acqua presenti sul territorio.
«Ci siamo resi conto, un po’ per volta, che la nascita di Gesù doveva avvenire nella nostra vita di ogni giorno e non doveva essere un avvenimento lontano nel tempo e nello spazio. Ci è tornato alla mente San Francesco ed il primo presepe vivente realizzato, nel 1223, a Greccio: il Santo pose una statuetta, rappresentante Gesù bambino, in una greppia, perché la gente, vedendolo, si ricordasse che il Salvatore rinasce veramente, non fuori di noi, ma nei nostri cuori, e tutta l’opera del presepe serve solo a ricordarci questo. Oggi siamo più convinti e più certi del significato del presepe, e se ogni anno continuiamo a migliorare l’aspetto dell’opera, ad aggiungere personaggi animati che compiono i gesti di tutti i giorni, a realizzare baite e case, sempre più simili a quelle reali, lo facciamo, certamente per una personale ricerca dell’ammirazione dei visitatori, ma anche perché in chi lo osserva e lo ammira, specialmente nei bambini, possa farsi luce un pensiero: “Ma allora Gesù viene nella mia quotidianità, nella mia vita di tutti i giorni, ed io debbo essere disponibile ad accoglierlo!”. Anche nell’edizione di quest’anno, sono numerose le novità allestite: lasciamo ai visitatori il difficile compito di scoprirle tutte.»
Ël presepio dël Furn è stato inserito nel circuito “In viaggio tra i presepi del Canavese e della Valli di Lanzo” con i presepi di Viù – Cantoira, Balangero, Ciriè, Pratiglione, San Francesco al Campo e Volpiano.
Il presepio è allestito nella cappella feriale adiacente la Chiesa Parrocchiale di Forno Canavese ed è visitabile da domenica 8 dicembre a domenica 12 gennaio, negli orari 9-18 nei giorni feriali e 9-18,30 nei giorni festivi.
Dic 07 2013
Ël presepio dël Furn
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