Pirogassificatore: a Ivrea il brutto spettacolo di una politica inutile

IVREA – Alla fine il Consiglio Comunale di Ivrea che avrebbe dovuto unire i consiglieri attorno ad una mozione contro l’impianto di pirogassificazione di Borgofranco è terminato nel peggiore dei modi.
Bocciata la mozione congiunta Blasotta-Comotto (5 Stelle-Viviamo Ivrea) ed approvata la mozione del Pd che ha scontentato la stragrande maggioranza dei cittadini che hanno partecipato ai lavori.
Non solo. Dopo la contestazione successiva al voto, il Presidente del Consiglio Comunale Elisabetta Ballurio ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, i vigili presenti in sala, per fare uscire dall’aula un gruppo di contestatori.
Ne è venuto fuori qualche spintone di troppo e si è rischiato che la situazione degenerasse.
Tutto questo per cosa?
La politica ha dato il peggiore spettacolo di se stessa.
Il gruppo del Partito Democratico ha presentato un inutile documento che si distingue da quello condiviso da Blasotta e Comotto e apprezzato dai cittadini e che a più riprese è stato giudicato incomprensibile. Così come incomprensibile è risultato il voto contrario alla mozione Blasotta-Comotto.
Naturale che durante la seduta ogni intervento dei rappresentanti di 5 Stelle e Viviamo Ivrea sia stato salutato con applausi da parte del pubblico.
Per il PD, ma anche per i Moderati, la seduta di lunedì è stata una operazione politica del tipo “pur di non votare la tua mozione, ne scrivo un’altra che dice alcune cose ma non tutte quelle che tu vorresti sentir dire. E poi me la voto!”
Più che naturale la risposta dei cittadini: qualche parola fuori posto, certo, ma almeno sia consentito di esprimere il dissenso di chi non si sente rappresentato da una politica vecchia e fatta di contrapposizioni.
Peggio sono state le parole fuori luogo di alcuni rappresentanti delle istituzioni.
“Andate lo spettacolo è finito” detto da un esponente della Giunta di Della Pepa, ed il “sì” convinto alla proposta della Presidente Ballurio di fare intervenire le forze dell’ordine, sanno di una politica che è forte solo dei voti acquisiti, ma che non sa di democrazia e di partecipazione, quella stessa che è stata sbandierata più volte nel Consiglio Comunale eporediese.
Insomma la seduta di Consiglio è stata studiata male e gestita peggio.
E di fronte a queste divisioni ed a questi messaggi poco chiari che il nostro territorio continua ad attuare una politica che non porterà a nulla se non ad accentuare lo stato di crisi e di insoddisfazione sociale.
Sempre tenendo conto che il documento di lunedì, in Consiglio Comunale ad Ivrea, non avrebbe spostato di una virgola l’attuale situazione dell’impianto. Si trattava di dare un segnale, così come altri comuni hanno eporediesi hanno fatto. Lo ha fatto anche Ivrea: ha dato un segnale pericoloso di presupponenza politica.
Mario Damasio