TORINO – GUARDA IL VIDEO Un’indagine dei Carabinieri delle Compagnie di Ivrea e Asti (stazioni di Rivarolo Canavese e Villanova d’Asti) ha consentito di sgominare una banda criminale specializzata in truffe seriali.
Si tratta di 19 italiani residenti tra Rivarolo, Rivara, Pont e Castellamonte che in dieci anni hanno realizzato centinaia di truffe ai danni di artigiani, imprenditori, liberi professionisti, grossisti e negozianti e privati, questi ultimi coinvolti nell’acquisto di vetture tramite annunci internet..
I numeri: 19 persone arrestate, 234 truffe, 450 assegni scoperti e contraffatti, 3 milioni di euro di introito
È stato il Procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando a descrivere i dettagli dell’operazione. Venivano utilizzati assegni a vuoto o assegni falsi per acquistare beni di vario genere o per pagare prestazioni professionali. La merce acquistata veniva poi rivenduta e quanto ricavato, si stima oltre 3 milioni di euro, veniva suddiviso tra i componenti della banda. È stato arrestato anche il falsario che riproduceva gli assegni circolari falsi.
Per le truffe la banda utilizzava per lo più assegni circolari contraffatti, dati in pagamento il venerdì. Quando il truffato cercava di incassare i soldi il lunedì mattina, era ormai troppo tardi ed i beni acquistati erano già stati rivenduti.
Per quanto riguarda le auto venivano acquistate da privati tramite internet. Una novantina le vetture falsamente acquistate, Audi, Mercedes e Bmw, per un valore da 15 a 45mila euro. Le auto venivano poi portate in Francia e in Nord Africa.
I truffatori erano tutti all’interno di una ristretta cerchia famigliare, poi estesa a parenti ed amici: da qui il nome dell’operazione “Kith and kin”, appunto parenti e amici. A capo c’erano Ippolito Mesoraca e la moglie Maria Bevilacqua entrambi residenti a Rivarolo. Poi le figlie, Sabrina, Letizia e Stefania insieme al compagno Francesco Carabetta. Via via gli altri componenti della banda.
19 le misure cautelari di cui 16 in carcere e tre agli arresti domiciliari. e una ordinanza inviata all’estero.
Le ordinanze emesse dalla Procura di Ivrea:
Maria Bevilacqua, di Rivarolo Canavese, 47 anni
Ippolito Mesoraca, di Rivarolo Canavese, 62 anni
Gianluca Abate, di Rossano Calabro, 28 anni
Letizia Mesoraca, di Rivara, 25 anni
Demis Pace, di Rivarolo Canavese, 35 anni
Massimo Giolitto Deina, di Rivarolo Canavese, 42 anni
Giuseppe Pace, di Rivarolo Canavese, 47 anni
Lamberto Conto, di Ivrea, 43 anni
Domenico Vironda, di Rivarolo Canavese, 42 anni
Elisabetta Preda, di Rivarolo Canavese, 44 anni
Damiano Cosimo Mesoraca, di Marina di Gioiosa Jonica, 40 anni
Andrea Grosso, di Castellamonte, 41 anni
Sabrina Mesoraca, di Rivarolo Canavese, 23 anni
Cosimo Bevilacqua, di Marina di Gioiosa Jonica, 45 anni
Bruno Antonucci, di Pont Canavese, 50 anni
Egidio Cardone, di San Giorgio Lucano, 64 anni
Francesco Carabetta, di Rivara, 33 anni
Stefania Mesoraca, di Rivara, 24 anni
Mathias Hedge Ioan, di Castellamonte, 33 anni
Il Procuratore Giuseppe Ferrando non ha mancato di fare rilevare come dal 20 settembre, giorno del suo insediamento ad Ivrea, l’operazione conclusa oggi sia la seconda di una certa importanza messa a segno dai carabinieri della Compagnia di Ivrea ed in particolare dalla Stazione di Rivarolo.