IVREA – Si tratta di una vera e propria innovazione didattica nell’ambito di un progetto di potenziamento delle attività in Canavese.
Al Ferdinando Pratt di Ivrea, l’istituto alberghiero gestito da Ciac, collaboreranno con la scuola, nel ruolo di docenti, tre chef: Diego Baro del Ristorante Erbaluce di Caluso, Alain Zanolo della Trattoria Barba Toni di Orio e Fabrizio Barontini, coordinatore nazionale degli chef dell’Unione Italiana Ristoratori.
Gli stessi chef, il rappresentante della Uir Savino Vurchio, il direttore Ciac Pier Mario Viano, Daniela Cappelletti, direttore del Pratt, e la coordinatrice Maria Rosa Fiscante, hanno sottolineato l’importanza di formare ragazzi ben preparati, in grado di diventare loro stessi degli chef.
Dunque obiettivi comuni nell’ottica di mettere insieme più competenze possibili e fare sistema: una scelta da tempo predicata, soprattutto in Canavese, ma molto spesso poco attuata.
Prova ne è che quello presentato dal Ciac Prat è il primo progetto simile in Italia.
Tutti gli chef si sono dimostrati felici della collaborazione, anche perché hanno sottolineato come nella ristorazione italiana ci sia necessità di forze nuove.
Ma le novità sono anche altre. Intanto l’anno che inizia costituisce un momento di svolta per il Prat, con l’incremento del numero degli allievi e la formazione di una classe in più.
Quest’anno poi dieci studenti potranno svolgere parte del loro stage formativo all’estero. Il piano di studi prevede infatti otto settimane di stage, divise in due parti. Un tirocinio presso ristoranti del territorio. L’altro potrà essere svolto in strutture di altre regioni italiana, ma anche all’estero, in particolare a Malta, in Germania o in Spagna, grazie ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.
Poi il progetto Scuola 2.0: gli studenti del secondo anno avranno in dotazione dei tablet e affronteranno metodologie didattiche diverse.
Ed ancora un progetto: quello di realizzare una cucina didattica che vada ad affiancare l’attuale cucina da ristorante utilizzata dai ragazzi.
Dunque un ulteriore investimento economico dopo quelli effettuati nel momento in cui la struttura del Prat è stata “ereditata” dopo il fallimento Csea. Lo scorso anno sono stati infatti investiti 200mila euro per alcuni lavori che hanno consentito di ammodernare la struttura di via Arborio.
Un consolidamento nelle attività del Ciac che attraverso i centri di Rivarolo, Valperga, Ciriè ed Ivrea vede coprire diversi settori formativi: dall’industriale, al benessere, alla ristorazione.
Per tutti i settori un’unica filosofia: formare dei ragazzi in grado di affrontare da subito il mondo del lavoro.
Mario Damasio
Ott 08 2013
Al Ciac F. Prat di Ivrea a lezione con gli chef
- Di Mario Damasio in Home, Ivrea
-
8 Ottobre 2013
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