Allarme dei sindacati per la vendita di Gtt: sciopero il 7 ottobre

TORINO – La commissione consiliare Lavoro, presieduta da Federica Scanderebech, ha incontrato in seduta, alla presenza degli assessori Domenico Mangone (Lavoro), e Giuliana Tedesco (Aziende partecipate), buona parte delle organizzazioni sindacali dei lavoratori di Gtt.
I sindacalisti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisal Cisal, Ugl Trasporti e Fast Ferrovie  hanno annunciato uno sciopero unitario di quattro ore nella giornata del 7 ottobre per esprimere la propria contrarietà alla vendita di quote di Gtt e allo scorporo dei suoi asset, in particolare dei parcheggi, che potrebbero diventare privati al 100% in caso di vendita. «I parcheggi sono sinergici al trasporto pubblico locale ( Tpl) – ha detto La Rizza – se si vogliono fare politiche di trasporto pubblico.»
I sindacalisti hanno nuovamente denunciato come paradosso e scandalo gli stipendi da 200.000 e 300.000 euro di alcuni dirigenti a fronte della necessità di risanare il bilancio dell’azienda.
Nell’imminenza della seconda gara, dopo quella infruttuosa di qualche mese fa,  i timori espressi dai rappresentanti dei lavoratori si concentrano non solo sulla percentuale di quote da vendere, che  in base a notizie di stampa smentite dagli assessori salirebbe dal 49% già approvato dal Consiglio comunale all’80%, ma anche sul mantenimento dei livelli occupazionali e delle condizioni contrattuali e, soprattutto, salariali.

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