AOSTA – Due alpiniste italiane sono morte questa mattina travolte dalla valanga che si è staccata dal Mont Blanc du Tacul. Una terza persona è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Annecy. Si tratta di una guida alpina italiana, che stava accompagnando le due vittime. Le operazioni di recupero sono rese difficili dal pericolo di distacco di nuove valanghe. Sul posto stanno operando una trentina di persone tra uomini della gendarmeria di Chamonix, guide alpine e pompieri (una ventina di gendarmi, cinque pompieri e cinque guide del servizio di soccorso).
AGGIORNAMENTO ORE 10.40 – I tre alpinisti sarebbero stati inghiottiti in un crepaccio. Al momento dell’incidente, accaduto all’alba di questa mattina, erano almeno 40 le persone impegnate nell’ascensione. Il gruppo aveva lasciato verso le due del mattino il rifugio dei Cosmiques, a 3.600 metri di altitudine, per proseguire l’ascensione sulla parete del Tacul.
AGGIORNAMENTO ORE 12.00 – «Qualcuno manca all’appello» dicono i soccorritori. Tra gli alpinisti travolti potrebbe esserci una quarta persona. Intanto non è ancora stata resa nota l’identità delle due donne morte. Si sa che erano originarie del Piemonte ed avevano 37 e 41 anni. Lo ha comunicato la gendarmeria di Chamonix.
AGGIORNAMENTO ORE 14.40 – Le operazioni di soccorso rese difficoltose dal pericolo di altre valanghe sono terminate. Fortunatamente nessuno manca all’appello. Le vittime erano della provincia di Verbania: Marianna Conti, 37 anni, residente a Pallanzeno, e di Laura Frisa, 41 anni, residente a Omegna ma originaria di Antrona.