E’ morto Don Mario Pastore, per 60 anni parroco di Feletto Canavese.
Aveva 94 anni e quando lasciò il suo incarico si ritirò nella Casa del clero di Ivrea. Al suo posto venne nominato, nel 2010, don Stefano Teisa.
Don Pastore vaveva festeggiato i suoi 90 anni nel settembre del 2009 a San Martino Canavese. Riportiamo la cronaca di quella giornata.
SAN MARTINO – “Sua Santità Benedetto XVI imparte di cuore la benedizione apostolica a don Mario Pastore Trossello, in occasione del 90° compleanno e 66° anniversario di ordinazione presbiterale. E mentre la estende ai suoi familiari, invoca copiose ricompense celesti per il bene da lui compiuto e nuova effusione di lumi e doni dello spirito santo affinchè il suo ministero continui ad essere icona e trasparenza di quello di Cristo il quale non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.” Un telegramma, una pergamena e queste semplici e profonde parole giunte dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone, con la benedizione del Papa, a ricordare la lunga carriera di don Mario Pastore, originario di Silva Canavese da quel lontano 5 maggio 1943 quando Monsignor Rostagno procedette alla sua Ordinazione Presbiterale. Ed è la Messa in onore di San Grato, officiata dallo stesso don Mario e da don Davide, nella piccola chiesetta di Silva, alla presenza della cantoria e della banda musicale Santa Cecilia, a riunire un’intera comunità.
Una festa, quella di San Grato, che don Mario ricorda bene: «La aspettavo da bambino – ha sottolineato – quando non c’era altro. Oggi, certo le cose sono cambiate ma la festa è rimasta. Sono tanti i paesi che hanno scelto San Grato (Vescovo di Aosta, vissuto circa 1600 anni fa) come loro patrono. Veniva a pregare, specie nelle campagne, contro le malattie del bestiame e le intemperie. I Santi erano uomini come noi e sono un modello a cui guardare.»
90 anni sono un traguardo importante, una data da festeggiare ma che invita a riflettere. «Il Signore ci ha dato gli anni da vivere come un capitale che dobbiamo spendere e spendere bene – ha continuato don Mario – Ci dicono a che punto siamo, sono una verifica della nostra vita e sono il nostro avvenire che sarà sì come Dio ce lo concede, ma come noi lo costruiremo. Stiamo attenti perché dipende da noi. Le feste servono anche per riflettere su queste cose.»
E l’invito di don Davide è rivolto ai giovani, a seguire il suo esempio di fedeltà al Ministero Sacerdotale, di passione e di zelo. Un grazie a don Mario è arrivato anche dal Sindaco di San Martino, Domenico Foghino, che ha voluto ripercorrere le tappe più significative del cammino apostolico di don Mario, iniziato nel 1943 da vice Parroco a San Giusto prima e continuato nella cappella di San Grato ad Ivrea fino al 1949. Fecero seguito cinque anni di vice Rettorato e insegnamento presso il seminario Diocesano di Ivrea e, a partire dal 1954, ci fu la nomina a parroco di Feletto da cui ricorre il 55° anno. Tra le numerose attestazioni di stima il primo cittadino ha voluto condividere la frase detta dal sindaco di Feletto in occasione del 50° di Ordinazione: «Ssolo chi possiede una grande virtù può attendere lodevolmente al così alto e sublime compito di guida ed educatore delle coscienze e che l’onestà morale e l’umiltà che La distinguono esaltano ulteriormente la sua missione che resta patrimonio nella coscienza religiosa e laica del nostro paese.» Ed è un nuovo Calice con Patena l’omaggio che don Mario Pastore, in occasione dei suoi 90 anni ha donato alla Comunità di Silva. Una Comunità che ha saputo ricambiare il gesto offrendo al prevosto una piccola croce d’oro, «da portare sulla giacca – ha concluso Domenico Foghino – proprio vicino al cuore.»
Karen Orfanelli