IVREA – Alla fine i più critici sono stati i Consiglieri di opposizione Gilardini, Comotto e Tognoli.
Il dibattito sul bilancio di previsione del Comune di Ivrea, approvato lunedì sera in Consiglio Comunale, ha fatto registrare un dibattito di oltre cinque ore durante il quale maggioranza ed opposizione sono sempre stati distanti.
Il documento finanziario del Comune prevede un inasprimento della pressione fiscale per i cittadini che «non dipende dalla volontà della amministrazione ma dalle scelte nazionali» ha detto l’Assessore al bilancio Enrico Capirone che ha ribadito come con il bilancio 2013 si è arrivati ad un punto di rottura.
«Il bilancio di Ivrea si fa carico della pesante riduzione dei trasferimenti e pur essendo riusciti a non aumentare la spesa abbiamo dovuto aumentare la pressione fiscale per fare fronte ai tagli del 2013 di un milione e 600mila euro. Non ci sono più spazi di manovra anche per la rigidità della spesa.»
E la responsabilità è una sola: «Lo Stato riversa sui comuni la sua incapacità di ridurre la spesa pubblica.»
In estrema sintesi le critiche dell’opposizione.
Il Consigliere Gilardini (Coscienza Civica Eporediese) ha ricordato come durante gli incontri elettorali Ivrea è stata descritta come una città virtuosa, dando agli elettori una percezione generale positiva: «È stato promesso nessun aumento delle aliquote oggi sconfessato secondo l’esempio delle politica nazionale. Mi sento preso in giro come cittadino e tradito da quanto scritto in campagna elettorale.» E l’ex candidato Sindaco ha deciso di abbandonare l’aula.
È stato lo stesso Sindaco Della Pepa a rispondere a Gilardini ricordando come sia stato presentato ai cittadini un quadro economico difficile, «senza raccontare alcuna storiella. La nostra responsabilità è dare la possibilità alla macchina comunale di operare.»
Per il Consigliere Comotto (Viviamo Ivrea) si tratta di un bilancio senza visione e progettualità futura, che tampona le falle provocate dalla politica nazionale: «Da un lato si parla di valorizzazione del patrimonio pubblico e dall’altro si prevedono minori investimenti sulla manutenzione. Il bilancio è giocato solo sulle entrate più che sulla spending review dell’ente, dal momento che esistono delle spese comprimibili.» E poi il dito puntato sulla amministrazione: «Abbiamo offerto la nostra collaborazione, ma abbiano sempre trovato solo porte chiuse.»
Infine il Consigliere Tognoli (Lista dei cittadini): «Serve una maggiore progettualità e che vengano smantellati i contributi a pioggia utilizzati solo per ottenere un consenso politico. Abbiamo proposto degli emendamenti che non sono stati accettati. Chiediamo la riduzione di un punto di Imu e Tares, di anticipare gli interventi di riqualificazione di Piazza Castello, una variante al Piano regolatore per dare un segnale alla città, un maggior impegno sul Carnevale durante tutto il periodo dell’anno e uno studio propedeutico alla realizzazione della grande Ivrea insieme ai comuni vicini.»
E alla fine dell’intervento torna sui contributi a pioggia: prende in mano un fascicolo contenente le spese del comune, dai 5 milioni di euro versati alla Scs fino all’ultimo contributo di 500 euro dato ad una azienda: «È qui che bisogna intervenire per tagliare la spesa!»
Ago 01 2013
Bilancio di Ivrea: l’attacco di Gilardini, Comotto e Tognoli
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