IVREA – Il Sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa ha presentato, nel pomeriggio di ieri, la nuova Giunta comunale caratterizzata da una diminuzione del numero di assessori, da 7 a 5, in applicazione delle nuove norme sulle amministrazioni locali. Tre donne e tre uomini, quattro conferme rispetto alla squadra uscente ed un solo nome nuovo. Insomma, come ha detto lo stesso Sindaco in una Sala Dorata particolarmente gremita di giornalisti, amministratori e rappresentanti di partito, «poca innovazione e molta continuità».
La Giunta
– Carlo Della Pepa (Sindaco)
Polizia Municipale, Protezione Civile, Risorse Umane, Mobilità, Enti Partecipati
– Enrico Capirone (vice Sindaco)
Bilancio, Risorse Finanziarie, Sviluppo Economico, Lavoro, Innovazione, Politiche Comunitarie, Agricoltura, Artigianato, Sportello Unico Imprese, Manutenzione e Conservazione del Patrimonio
– Giovanna Strobbia
Politiche Giovanili, Sport, Manifestazioni, Commercio, Pari Opportunità
– Giovanna Codato
Urbanistica, Sicurezza e Difesa del Suolo, Lavorio Pubblici, Sostenibilità Ambientale
– Augusto Vino
Sistemi Educativi e per il Diritto allo Studio, Formazione Professionale, Politiche Sociali, Solidarietà Internazionale, Processi Partecipativi
– Laura Salvetti
Turismo, Cultura
«Non ho raggiunto l’obiettivo che mi ero posto all’indomani del risultato elettorale: quello di avere all’interno della Giunta anche le forze politiche che non hanno ottenuto la rappresentanza in Consiglio Comunale: Sel e Rifondazione Comunista.»
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo esecutivo che guiderà Ivrea nei prossimi cinque anni il Sindaco rieletto non fa mistero sul fatto che l’ipotesi di garantire l’elettorato di sinistra presente in città «è naufragata nelle ultime ore perchè non si è trovato un accordo sui nomi e sull’idea di sviluppo. Per questo sono dispiaciuto.»
Non una gran novità perché se Sel e Rifondazione avessero voluto, avrebbero presentato una lista comune a sostegno di della Pepa. Invece sono andati divisi alle elezioni e si sono divisi anche sulla individuazione un esponente che li potesse rappresentare in Giunta.
L’ipotesi più accreditata nelle ultimissime ore era la nomina di Cadigia Perini (Rifondazione). Ma su quel nome Sel non si è trovata d’accordo.
Ma la Perini non è l’unico nome saltato nelle ultime ore.
Ce n’è un altro che ha creato non poche perplessità: quello dell’ex assessore al commercio Elisabetta Ballurio.
Su Ballurio Della Pepa ha detto: «Gli Assessori uscenti hanno lavorato tutti positivamente contribuendo al successo elettorale della coalizione. Quando si fa una squadra nuova con una riduzione nel numero degli assessori ed un necessario accorpamento delle deleghe, occorre fare delle scelte. Ma Elisabetta ha molto da dire nella politica locale con la possibilità di un ruolo attivo nel Consiglio comunale. Il tentativo è stato quello di fare una squadra che lavori bene insieme, che sia competente e sappia rispondere alle sfide della città. Mi sono posto nell’ottica di un allenatore che deve costruire squadra di calcio ed ho cercato di creare il mix migliore per giocare la partita amministrativa per Ivrea.»
La domanda è però chiara: il mancato coinvolgimento di Elisabetta Ballurio (507 preferenze ottenute) è dovuto al fatto che l’ex assessore non sa fare gioco di squadra o non ha competenze?
La risposta di Della Pepa non ha aggiunto nulla a quanto già detto in precedenza.
E rimane un forte problema di rappresentanza in città. Quando Della Pepa in apertura di conferenza stampa parla di riflessioni sul forte astensionismo verificatosi a Ivrea, non può dimenticare chi ha scelto di dare la propria preferenza ad un candidato, Perché anche questo rischia di allontanare la gente dall’amministrazione e dalla politica. Otre 500 preferenze ad Ivrea, in una città non abituata per tradizione a premiare le candidature singole, sono davvero un mare di voti. Sono quasi gli stessi voti che hanno ottenuto i candidati della lista civica del Sindaco, Ivrea + bella. Sono più dei voti ottenuti da tutti i candidati dei Moderati Riformisti e di Rifondazione. Il doppio dei voti dei candidati di Sel.
E per parlare degli assessori nominati i giunta, la somma dei voti ottenuti da Salvetti, Strobbia, Vino e Codato sono 107 in meno di quelli della Ballurio.
Bastano questi numeri a spiegare il non senso di questa decisione. Penso di sì: bastano e avanzano.