Giro d’Italia: alla fine hanno vinto tutti

IVREA – Alla fine hanno vinto tutti.
Certo ha vinto Benat Intxausti, spagnolo della Movistar, che ha tagliato per primo il traguardo davanti a Palazzo Uffici; ed ha vinto Vincenzo Nibali che ha controllato la gara conservando la Maglia Rosa del leader della classifica.
Ma ha vinto la città di Ivrea che in maniera ordinata ha ospitato l’arrivo della 16^ tappa del Giro d’Italia. Ordinata e con tanta gente nelle strade colorate di rosa, grazie alle migliaia di palloncini gonfiati.
Ma hanno vinto anche i canavesani che hanno affollato le strade della seconda parte della tappa, da Ciriè fino ad Ivrea e poi sulla salita di Andrate passando da Chiaverano e la discesa su Borgofranco.
Ed hanno vinto anche i bambini della scuola elementare di Agliè che hanno, per la prima volta in Italia, proposto la “biciletta umana” che è stata ripresa dalle telecamere della Rai.
Lo sforzo della televisione di Stato e degli organizzatori della Gazzetta dello Sport è ancora più chiaro vedendo da vicino il Giro. Quando si parla di “carovana rosa” si dà proprio il senso dello sforzo compiuto per fare in modo che non solo l’aspetto sportivo del Giro riesca al meglio, ma anche tutte le altre componenti che non possono e non devono essere lasciate al caso.
Alla fine hanno vinto sopprattutto coloro che avevano da tempo perseguito l’obiettivo di riportare il Canavese ad ospitare una tappa del Giro d’Italia.
Luigi Ricca e Alberto Rostagno, insieme agli altri conponenti del Comitato Promotore della Tappa, hanno inseguito per mesi gli organizzatori ed alla fine sono stati acccontentati nelle loto richieste. Dopo il 1976 a Ozegna, il Giro ha regalato un po’ di mondovisione al Canavese ed alla città di Ivrea. Che il nostro territorio sappia approfittare di queesta visibilità, a cominciare dal tentativo di soluzione dei problemi dei lavoratori delle aziende che hanno avuto le proprie sedi bruciate nel rogo di Scarrmagno di metà marzo. Anche loro hanno avuto la possibilità di esprimere dubbi e auspici nel corso di una intervista realizzata ad Ivrea, durante il presidio che si è svolto all’angolo tra via Jervis e via Torino. E’ stata la grande vetrina del Giro d’Italia.