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Quella di Ivrea è la sedicesima frazione del Giro numero 96. Il giorno è martedì 21 maggio con partenza da Valloire, in Francia. I girini sono reduci dal riposo dopo aver scalato per la prima vola il Galibier, la mitica vetta ai 2642 metri dove è posto il traguardo della quindicesima tappa. In totale sono 237 i km da percorrere, la seconda frazione più lunga di tutta la kermesse.
La tappa Valloire-Ivrea non è tra le più difficili del Giro anche se è in grado di fare selezione tra i corridori in gara.
Si parte dai 1447 metri di Valloire e si comincia con un primo tratto in salita per raggiungere i 1556 metri del Col di Telegraphe; poi un tratto di discesa ed i 10 chilometri nuovamente in salita per raggiungere i 2081 metri del Moncenisio.
Di qui un tratto nuovamente in discesa, lunga e pedalabile, fino a Susa ed il successivo falsopiano per Torino. La tappa entra in Canavese a Ciriè con un percorso pianeggiante. Ma sono gli ultimi 70/80 chilometri che rischiano di fare selezione.
Vengono attraversati diversi centri abitati e sono presenti numerose rotatorie e strettoie.
I 36 chilometri finali accentuano le difficoltà con la salita per Andrate: uno strappo di 5,8 chilometri con una pendenza media dell’8,8% e punte fino al 12%. E proprio in questo tratto la sede stradale si restringe, rendendo più difficoltoso il passaggio dei ciclisti.
La stessa discesa verso Borgofranco è impegnativa e tecnica e precede gli ultimi 8 chilometri in pianura.
Gli scenari possibili: un primo tratto di tappa con il gruppo che procede compatto prima di affrontare la salita di Andrate, oppure una fuga già all’inizio della tappa che potrebbe consentire ad un piccolo gruppo di corridori di mantenere il vantaggio fino alla successiva salita di Andrate.
Secondo le previsioni dei tecnici, al traguardo arriverà un gruppetto composto da non più di 25/30 ciclisti.
A puntare molto su questa tappa è il giovane 23enne torinese Fabio Felline che corre per il Team Androni Giocattoli.
In Canavese
L’arrivo in Canavese è a Ciriè: la tappa prosegue transitando a Front, Favria, Ozegna (traguardo volante), Rivarolo e Agliè. Arrivo ad Ivrea dalla Pedemontana, attraversamento della città lungo corso Nigra, Lungo Dora, corso Botta, corso Massimo d’Azeglio, corso Vercelli fino a raggiungere Bollengo. I ciclisti sono poi a Cascinette e salgono a Chiaverano, Andrate da frazione Santa Maria e in discesa arrivano a Borgofranco dalla località Biò. Lungo la SS 26 i ciclisti rientrano in città a Porta Aosta per gli ultimi km. Percorrono via Garibaldi, girano a destra sul Ponte Adriano Olivetti e nuovamente corso Nigra per svoltare a destra con curva a gomito in via Jervis. Qui inizia il lungo vialone d’arrivo che si conclude davanti a Palazzo Uffici dove è posta la linea del traguardo.
m.d.
Le vie percorse in Ivrea
1° Passaggio
Banchette: Via Samone, poi in Ivrea: via Roma, Via delle Miniere, Piazza Lamarmora, Corso Nigra, Ponte A. Olivetti, Corso Cavour, Corso Re Umberto, Corso Botta, Piazza Balla, Corso Massimo D’Azeglio, Corso Vercelli poi Burolo, Bollengo…
2° Passaggio (Arrivo)
Via Aosta, Corso Garibaldi, Ponte A. Olivetti, Corso Nigra, Via Jervis (contromano), Via Jervis, Arrivo
Mag 21 2013
Giro d’Italia: il percorso della tappa Valloire-Ivrea (Guarda le immagini)
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