RIVAROLO – Numerose persone hanno partecipato ieri alle celebrazioni per il XXV aprile organizzate dal Comune di Rivarolo, in collaborazione con l’Anpi. Varie associazioni cittadine hanno sfilato in corteo con i loro stendardi, preceduti dalla banda rivarolese, da piazza Litisetto (punto di ritrovo) fino al monumento dei Caduti nell’allea di corso Torino.
«Una data importante per l’Italia – ha affermato il Commissario Straordinario Gaetano Losa – perché ha segnato la riunificazione del Paese. Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “una festa per tutti gli italiani”. Una festa anche per Rivarolo, che nell’anno in cui festeggia i 150 dell’anniversario di riconoscimento del titolo “città”, celebra i suoi caduti. Giovani caduti per far rinascere questa città, nella libertà e nella democrazia.»
Dopo la posa della corona di alloro a cura dei ragazzi delle scuole, che hanno partecipato insieme alle maestre e ai genitori, e la benedizione di don Raffaele Roffino, la parola è passata all’Anpi e, nello specifico, a Gabriella Meaglia. «Oggi celebriamo i Resistenti Rivarolesi, che hanno combattuto con o senza armi, per opporsi alla dittatura e stabilire la Democrazia.» Meaglia ha ricordato i vari caduti della città, e a letto la lettera di Matilde Berone, figlia di Vittorina Gamba Berone e sorella di Flavio Berone, persone di calibro, esempi di “coraggio e fede per ricostruire”.
Infine Riccardo Poletto ha ripercorso la Resistenza a Rivarolo «eredità che è a tutti gli effetti memoria condivisa della nostra città.»
Apr 26 2013
Rivarolo: commemorazione XXV Aprile
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