IVREA – “Oggi, Giovedì Grasso, 7 febbraio dell’anno 2013, nel Civico Palazzo della Illustrissima Città di Ivrea, solenne cerimonia per il conferimento e la consegna delle supreme insegne dell’Ordine Cavalleresco degli Oditori, ed Intendenti Generali, delle Milizie, e Genti da Guerra del Canavese, da parte del Generale Marco Natale Salvetti, fulcro e guida dell’ultra secolare rievocazione di gloriose vicende, avvenute fra l’epopea Arduinica dell’anno Mille ed il trecentesco Tuchinaggio ribelle, tra la rivolta contadina degli zoccoli ed il periodo napoleonico del dipartimento della Dora, e altri rilevanti avvenimenti dei tempi nostri.”
Con queste parole ha preso il via presso la Sala Consiliare del Comune di Ivrea la cerimonia di attribuzione del riconoscimento alle persone che si siano distinte nelle “carnascialesche cose e nelle cotidiane incombenze”, con il conferimento delle insegne ai nuovi oditori da parte del Generale. Per lui il Giovedì Grasso è stata una giornata ricca di avvenimenti, con la visita alle scuole materne di Ivrea, la fagiolata alla Fiorana, il passaggio dei poteri in piazza di Città, la visita al Vescovo in piazza Castello, e al Sindaco in Sala Dorata; per lui il primo vero atto della storica rievocazione, tra il suono dei pifferi ed il vibrante rullio dei tamburi, in una atmosfera da sogno, che presto lo condurrà a fianco della sua Violetta. Marco Natale Salvetti, fino ad oggi vero protagonista a piedi e a cavallo dell’edizione 2013 dello Storico di Ivrea, si appresta, dunque, ad affiancare sabato sera la sua Eoina. Ed è un bilancio positivo: emozioni del Generale al suo Carnevale e del Carnevale al suo Generale.
Il Giovedì Grasso è poi davvero la prima vera tappa di una festa iniziata alcumne settimane fa. Dalla consegna delle insegne della Città, alla visita a Monsignor Aldo Cerrato con i piccoli Priori, senza dimenticare la mattinata in compagnia con i bambini delle scuole materne e la fagiolata in suo onore alla Fiorana. «Bambini eccezionali, il futuro di Ivrea – ha commentato Marco Natale Salvetti – ed è bello vedere come la passione per il Carnevale, con i valori che porta con sè, sappiano tramandarsi ad elementi giovani come loro.» A colpire il Generale la tanta gente presente; il calore, la vicinanza ed il sostegno delle persone, sempre presenti a far sentire il proprio affetto. Sorridente, perfettamente calato nel ruolo che gli spetta, rigoroso nel passo, impeccabile nell’aspetto, Marco Natale Salvetti, ha saputo fin dalla sua prima uscita, il 6 gennaio con il passaggio di sciabola e feluca, farsi voler bene dalla gente della sua Città.
«La giornata di oggi si è conclusa con gli Oditori – ha commentato a fine cerimonia – Un’altra casellina da riempire nei nostri diari, nella nostra memoria; e di questo sono assolutamente soddisfatto.» Pagine capaci di racchiudere le emozioni di un giorno, di un attimo, di un incontro come quello con i piccoli, e non solo i giovanissimi Abbà. «Un rapporto bellissimo con tutti loro che vivono la festa con allegria, gioia, simpatia, felicità, voglia di interpretare il ruolo già dalla tenera età, chi vestito da arancere, chi da ufficiale; e c’è chi, come il piccolo Generale di Torre Balfredo, mi ha donato un omaggio, ed è con grande stupore che ho potuto notare come tutti loro conoscano benissimo la “Canzone del Carnevale”. E allora quale modo migliore per partire oggi, se non quello di cantarlo insieme ai bambini?»
E ad emozionare il Generale “tutto d’un pezzo”, la figlioletta Stefania di appena 4 anni: «Questa mattina è arrivata vestita da Vivandiera; mi ha regalato una grandissima sorpresa che mi ha fatto commuovere. Credo stia vivendo un sogno, un po’ come tutti i bambini di cui abbiamo parlato, e francamente lo è anche per i grandi rivivere il Carnevale ogni anno in questa Città.»
E se i bambini sono la gioia del Carnevale, la Vezzosa Mugnaia ne è l’eroina che interpreta la storia. Come la immagina Marco Natale Salvetti? «Ho fatto una scelta forse un po’ tradizionale, un po’ conservatrice: ma ho voluto restare in una bolla, creare un filtro da tutti quelli che potevano essere i rumors o gli eventuali gossip legati al nome della Signora e alle sue caratteristiche. Sono certo che sarà una splendida Violetta. D’altro canto la Mugnaia ha questa grande forza in sè, il valore di una Città, di un popolo in rivolta per il bene forse più grande dell’umanità: l’essere cioè liberi. Sono certo che interpreterà il ruolo perfettamente e non vedo l’ora che arrivi sabato sera.»
Certo gli sguardi dell’intera piazza, allo scoccare delle ore 21, saranno tutti per Lei, ma poi torneranno a sorridere ad una coppia che davvero ha tutte le carte in regola per farsi volere bene. Alla Mugnaia e al Generale va il nostro augurio. A loro il nostro “Buon Carnevale”.
Karen Orfanelli e Mario Damasio
Il Generale
Marco Salvetti è nato ad Ivrea dove risiede con la moglie Irene e la figlioletta di 4 anni, Stefania; 47 anni, non è nuovo alla manifestazione, partecipando attivamente in diversi ambiti e con diversi ruoli: come aranciere a piedi (Tuchini e Picche), negli anni ’80; poi come iscritto all’Associazione Universitari AUC e dal 1995 militando per 14 campagne consecutive nelle fila dello Stato Maggiore ricoprendo diversi incarichi, alcuni dei quali anche nel direttivo dell’Associazione Circolo Ufficiali Stato Maggiore. Negli ultimi tre anni ha ricoperto la carica di Consigliere nella Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea. Nella carriera professionale, dopo aver conseguito il Bachelor in Business Administration, ha lavorato principalmente nel settore delle telecomunicazioni, trascorrendo diversi anni all’estero. Oggi lavora in Vodafone come responsabile Customer Operations dei clienti multinazionali per la regione Southern Europe & North Africa. Salvetti è anche consigliere della Fondazione Natale Capellaro, pratica diversi sport (tra cui mountain bike e vela) e ama viaggiare.