Valli Orco e Soana senza neve: chiesto lo stato di crisi

L’Assessore al Turismo e Sport della Comunità Montana Valli Orco e Soana, Silvio Varetto, ha scritto al Presidente  della Giunta Regionale del Piemonte Roberto Cota e all’Assessore all’Istruzione, Turismo e Sport
della Regione Piemonte Alberto Cirio in merito alla grave situazione delle stazioni invernali dei Comuni di Ceresole Reale, Valprato Soana, Locana ed Alpette a causa della mancanza di precipitazioni nevose.
Nella lettera si richiede il riconoscimento dello stato di crisi e dello stato di grave calamità naturale nei confronti degli impianti.
La situazione venutasi a verificare sulle montagne delle Valli del Canavese per mancanza di precipitazioni nevose è drammatica. È infatti il secondo anno consecutivo che si presenta questa carenza di neve nelle Valli. Le stazioni di Alpette e Locana, sono chiuse, Valprato Soana e Ceresole Reale riescono a tenere gli impianti discesa aperti con qualche fatica, il fondo è praticabile solo a Ceresole Reale,  mentre  l’unica piste di pattinaggio aperta è quella di Locana.
Nell’estate scorsa le Amministrazioni Comunale hanno impiegato fondi e mezzi per prepararsi al meglio per la stagione invernale che per il momento non è ancora arrivata, nell’autunno gli addetti agli impianti hanno lavorato per migliorare ed allargare le piste da sci per renderle ancora più sicure e appetibile le il comprensorio “Sciare in Paradiso”.
«Abbiamo potenziato in questi anni la comunicazione in tutte le direzioni spendibili – dice l’Assessore Varetto – Turismo Torino e Provincia ci ha permesso di essere affianco alle più blasonate stazioni piemontesi  figlie  delle Olimpiadi torinesi del 2006 promuovendoci fuori confini nazionali. I media locali hanno anch’essi fatto la loro parte divulgando in questi anni settimanalmente  lo stato d’innevamento delle piste e questo ha  seriamente contribuito a recuperare utenza dell’hinterland torinese. I livelli di affluenza  raggiunti sono stati importanti per la nostra piccola realtà, si pensi solo che nelle stagioni 2009/2010 e 2010/2011 gli ski-pass hanno superato quota 26mila. Si spera ancora in una coda dell’inverno, ma è chiaro che la stagione è seriamente  compromessa per tutte le categorie commerciali.»