Il Ministero del Lavoro ha finalmente firmato il decreto di autorizzazione per il secondo anno della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività alla Compuprint di Leinì (ex Sferal di Caluso) richiesta a giugno dello scorso anno. Manca ancora l’elaborazione da parte dell’Inps e l’effettiva erogazione che potrebbe dare una boccata d’ossigeno ai circa 200 lavoratori che fino a dicembre sono stati aiutati con l’anticipo della cig erogato dalla Regione e che ora rischiavano di ritrovarsi senza reddito. «È però inconcepibile – dice Lino Malerba della Fiom Cgil – che una richiesta di cassa integrazione richieda sette mesi di istruttoria quando ad attendere non c’è un’azienda ma direttamente i lavoratori e le loro famiglie in angoscia.
Questa cassa integrazione avrà però termine il 21 giugno prossimo e, in base all’accordo separato firmato dalla Fim Cisl e dalla Uilm Uil, i lavoratori saranno tutti licenziati. La Fiom Cgil continua a ritenere inaccettabile questa prospettiva: 200 persone in più nelle liste di mobilità in Canavese non hanno prospettive di ricollocazione in questa fase della crisi economica. Peraltro circa 50 lavoratori anziani potrebbero raggiungere il pensionamento se solo si trovasse una soluzione alla questione esodati. Dal canto suo l’azienda non sembra intenzionata a richiedere una ulteriore cassa in deroga che la legge permette per evitare i licenziamenti. Questo nonostante la Provincia di Torino e la stessa Compuprint abbiano attivato corsi di riqualificazione e supporto alla ricollocazione che avranno scarsi risultati nei pochi mesi che mancano ai licenziamenti.»
Gen 17 2013
Firmata la cassa straordinaria per la Compuprint di Leinì (ex Sferal di Caluso)
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