BANCHETTE – Incontro pubblico domani sera, martedì alle ore 21, nella sala Emilio Pinchia, in via Roma 59, sul progetto di sopraelevazione dell’autostrada e sulla centrale idroelettrica del Crist, opere verso le quali il Comune di Banchette si è sempre mostrato critico e contrario per l’impatto fortemente negativo sull’equilibrio idrogeologico del Nodo idraulico di Ivrea.
La serata è organizzata dal Comune e dal Circolo Legambiente Dora Baltea di Ivrea.
In sintesi i due progetti sono così riassunti nel volantino che promuove l’iniziativa:
“La sopraelevazione del tratto autostradale della A5 Compreso tra Pavone e Borgofranco, progetto presentato dalla società concessionaria dell’autostrada Ativa spa, viene esaminato dal Ministero dell’Ambiente e prevede alcuni viadotti e l’innalzamento in rilevato dell’autostrada fino ad un’altezza di undici metri sul piano di campagna
La realizzazione di una centrale idroelettrica sotto la collina del quartiere Crist di Ivrea, progetto presentato dalla società privata Idropadana sas, viene esaminato dalla Provincia di Torino e prevede la captazione delle acque della Dora Baltea a Montalto, un canale che riduce al minimo vitale il flusso del fiume per circa 3 chilometri, una centrale sotterranea ricavata sventrando l’ammasso dioritico e il rilascio delle acque poco prima del Ponte Vecchio.”
Già in passato il primo cittadino di Banchette, Maurizio Cieol, aveva criticato i due progetti ed avviato una raccolta firme.
«C’è una responsabilità politica ed una responsabilità tecnica – aveva sottolineato – Ad oggi il Comune di Banchette evidenzia delle criticità sul nodo idraulico ed esprime le proprie perplessità sulla realizzazione di nuove opere. Non si fa nessuna opera in presenza di una situazione critica.»
La sopraelevazione dell’autostrada, opera da 100 milioni di euro, «dovrebbe salvaguardare l’autostrada da alluvioni tipo quelle del 2000 che però succedono 3/4 volte ogni secolo e che bloccano l’arteria per non più di 30 ore.» Cieol ricorda che incidenti provocati dall’uomo, come il ribaltamento di una autocisterna nel mese di giugno, ha causato il fermo dell’autostrada per 13 ore. Senza contare che in caso di piena è tutta la rete della viabilità a subire delle chiusure ed è tutto da dimostrare che per motivi di sicurezza la parte sopraelevata possa continuare a rimanere aperta con tremila metri cubi al secondo di acqua che transitano. Ed inoltre va considerato che tutto il tratto di territorio risulta a rischio in caso di alluvione e non solamente i pochi chilometri da Banchette a Lessolo-Borgofranco.
Dunque non è una questione tecnica, ma una scelta politica.
E poi c’è un problema di impatto ambientale. Come nel caso della centrale idroelettrica la cui centrale dovrebbe sorgere nella zona davanti al Crist di Ivrea. Già nel 2009 Cieol rese noto alla Provincia il suo disaccordo, indipendentemente dalla sua collocazione. La centrale interessa i Comuni di Montalto, Borgofranco e Banchette, prevede la costruzione di un canale in parte esterno ed in parte interrato e un muro alto 17 metri proprio di fronte al Castello di Banchette.
Sarebbe in grado di ridurre la portata della Dora ad un minimo vitale che metterebbe in seria difficoltà anche lo sport della canoa, trasformando alcune parti del fiume in una pietraia. «E poi mi parlano di turismo. È lo stesso corso d’acqua sul quale si sono svolti i Campionati Mondiali di Canoa nel 2009 che sono stati appoggiati e promossi dalla stessa Provincia.»