CASTELLAMONTE – «L’azienda non ha mai voluto far mancare la festa degli auguri di Natale ai lavoratori. Quest’anno l’abbiamo organizzato noi Rsa sindacali Cisl-Uil-Cgil-Fiadel, unitariamente.» L’ha affermato Piero Grisolia, Rsa Cisl, la viglia di Natale presso la sede Asa di Strada del Ghiaro. Presente anche, su invito degli Rsa, Emidio Filipponi. «Mimmo avrebbe potuto farsi da parte – ha commentato Grisolia – invece è rimasto accanto a noi, a lavorare con noi.» Poi ha, riferendosi alla situazione Asa, ha aggiunto: «Oggi è un momento di riflessione e orgoglio, perché la caparbietà dei lavoratori e degli Rsa ha portato ad effettuare scelte condivise che ci ha fatti arrivare fino a qui. Una leggera critica va alle Segreterie Generali, malgrado il parziale supporto che ci hanno dato, ma la critica più grande va ai Sindaci dei 51 comuni, che non hanno saputo capire il valore di Asa per il territorio e non si sono impegnati davvero per salvarla. Desidero, inoltre, rimarcare il fatto che il ramo Energia non è da solo. Asa difende tutti i comparti con i suoi lavoratori, perché è una famiglia unica. Vi comunico che il Ministro Fornero ha confermato il suo impegno per quanto concerne il teleriscaldamento, e si è ricordata di noi, inviandoci gli auguri di Natale.»
«Sono stati tre anni davvero difficili – ha aggiunto Emidio Filipponi – in Asa però si è sempre lavorato bene, senza gerarchie. Oggi più che mai dobbiamo restare uniti e coesi, perché se ci dividiamo perdiamo capacità contrattuale. Bisogna aver fiducia, le soluzioni ci sono, anche se forse qualcuno avrebbe preferito che si finisse con il fallimento, per poter acquistare a poco prezzo. E quando ci sarà il passaggio dei lavoratori alla nuova azienda, e lì che è importante essere uniti, anche se è difficile. Voglio aggiungere una riflessione personale – ha detto Filipponi, visibilmente commosso – lavorare in Asa è stata un’esperienza molto bella, perché è meraviglioso svolgere un lavoro che si ama, credere in un progetto e sentirsene partecipi. Ho vissuto momenti difficilissimi, grazie per quello che avete fatto per me, per essermi stati vicini, per aver continuato a credere in me.»
