Nuovo Servizio Ferroviario: disagi nel Chivassese, un ordine del giorno di Gianna Pentenero

La consigliera regionale PD Gianna Pentenero ha presentato un ordine del giorno chiedendo alla Giunta regionale di intervenire per risolvere i disagi ai viaggiatori del chivassese causati dal nuovo servizio ferroviario metropolitano entrato in funzione domenica scorsa.
«È stato presentato dall’assessorato regionale ai trasporti come una vera e propria rivoluzione nel campo dei trasporti piemontesi – spiega Pentenero – con caratteristiche apparentemente molto interessanti, con 5 nuove linee, 256 treni giornalieri che servono 75 stazioni. La Regione ha effettuato ingenti investimenti in questo servizio: 17 milioni di euro in nuovo materiale rotabile per l’FM1 (Coradia Meridian), 63 milioni nei nuovi treni previsti dal contratto di servizio con Trenitalia, 7 milioni per il completamento o l’adeguamento delle stazioni. Eppure le cose non vanno così come sono dipinte. Fin dal primo giorno infrasettimanale di esercizio del nuovo servizio sono emersi gravi problemi nella gestione e concezione dello stesso – sostiene Pentenero – In particolare, per quanto riguarda le linee Chivasso-Ivrea-Aosta, Chivasso-Novara, Chivasso-Casale e Chivasso-Torino, i fatti smentiscono l’annuncio di un numero superiore di treni, anzi in alcuni casi ci sono meno collegamenti.»
Ad esempio da Chivasso per Torino nella fascia oraria tra le sette e le otto del mattino sono previsti due treni, rispettivamente alle ore 6,54 e alle 7,05, poi il convoglio successivo parte alle 7,31, seguito dal treno delle 7,44. Quindi vi è una fascia oraria scoperta di circa mezz’ora; coloro che devono raggiungere le scuole o i luoghi di lavoro prima delle otto e trenta devono usufruire del treno delle 7,05, opzione che crea notevoli disagi dato che la maggior parte dei pendolari deve raggiungere Chivasso dai comuni della zona utilizzando mezzi pubblici su gomma i cui orari non coincidono con quelli dei treni. Inoltre il treno delle ore 7,31 è costantemente sovraffollato poiché è il primo dopo una fascia oraria scoperta e raggruppa i passeggeri delle due corse precedenti.
Pentenero ricorda anche che è stato ridotto il tempo di percorrenza dei regionali veloci Torino-Milano a 12 minuti nel tratto Torino Porta Susa-Chivasso, riduzione pressoché impossibile da rispettare per tale linea che non è certamente ad alta velocità. «In base al monitoraggio fatto dai viaggiatori, i reali tempi di percorrenza sono di 5 minuti in più del previsto con il rischio di far saltare le coincidenze con i treni locali da Chivasso per Ivrea e Casale che partono proprio 5/6 minuti dopo l’arrivo del regionale veloce.»
Tempi di percorrenza più lunghi anche per i viaggiatori diretti da Chivasso in Valle d’Aosta, costretti a cambiare treno ad Ivrea con tempi di attesa anche superiori ai 15 minuti. Inoltre la fusione dei regionali Ivrea-Chivasso con i regionali Chivasso-Novara aumenta notevolmente il rischio di ritardi su un percorso di tale lunghezza (pari a 105 chilometri) con i problemi del binario unico sulla linea Chivasso-Ivrea e le interferenze con i molti treni a media e lunga percorrenza e merci sulla linea Chivasso- Novara.
«Pesanti – aggiunge Pentenero – sono anche i disagi per gli studenti pendolari delle scuole chivassesi che terminano le lezioni alle 13.45 che, ad eccezione del treno regionale per Caluso-Ivrea delle ore 14.20, non avranno più a disposizione treni per tornare a casa fino ad oltre le 14.30, con estenuanti tempi di attesa.»
Per questi motivi Gianna Pentenero nell’ordine del giorno chiede un immediato intervento della Giunta regionale «per rivedere con gli enti gestori del servizio di trasporto Ferrovie dello Stato e Gruppo Torinese Trasporti (GTT) il piano dei cadenzamenti orari del nuovo servizio ferroviario metropolitano, alla luce dei riscontri negativi sull’effettiva funzionalità ed efficienza del Servizio emersi con l’avvio dello stesso.»