Contrattazione Sociale

CUORGNÈ – «Con soddisfazione – ha comunicato il Sindaco Beppe Pezzetto durante il Consiglio Comunale – voglio sottolineare che anche il Comune di Cuorgnè ha aderito all’iniziativa promossa dalle associazioni Sindacali SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL, della “Contrattazione Sociale”. Con una certa frequenza questa amministrazione si è confrontata in questi mesi anche con le associazioni Sindacali, per monitorare e condividere una situazione che richiede iniziative di territorio per gestire situazioni di crisi crescente che stanno colpendo molte famiglie. Anche per questo motivo il Comune di Cuorgnè ha aderito all’iniziativa promossa dai Sindacati, della “Contrattazione Sociale” un importante momento di confronto e di stimolo per cercare insieme le strade migliori per supportare le situazioni di disagio. Una fotografia delle iniziative poste in essere che evidenzia il massimo sforzo e la concretezza con cui le amministrazioni stanno affrontando le situazioni generate dalla crisi. Un momento nel quale l’Amministrazione Cittadina ha anche evidenziato situazioni di crescente difficoltà generate principalmente dalla mancanza di lavoro e che potrebbero sfociare in situazioni di difficile tenuta sociale a partire dal problema della casa. E proprio su tale argomento il Comune si è fatto parte attiva con il CISS38 e con l’ ATC per cercare di affrontare in modo organico una problematica come quella degli sfratti che a tendere potrebbe generare forti tensioni. Mi sento in dovere di esprimere a nome mio e dei consiglieri di maggioranza, ai quali ritengo si uniscano anche quelli di minoranza, solidarietà ai 5000 lavoratori dell’ILVA di Taranto e a tutti i lavoratori dell’indotto che rischiano di perdere il posto di lavoro. Ritengo sia necessario trovare una soluzione di buon senso – ha concluso – che certamente da un lato garantisca la bonifica e la salute di tutti, ma che dall’altro non può passare per una chiusura della produzione dalla sera alla mattina, rischiando così non solo di perdere migliaia di posti di lavoro ma anche un altro pezzo di industria Italiana.»