La senatrice dell’Italia dei Valori Patrizia Bugnano ha presentato un’interrogazione urgente al Governo sulla mancata costituzione di parte civile del Comune di Leinì nel processo Minotauro. «I Ministri Cancellieri e Severino hanno il dovere di assumersi la responsabilità di questa vicenda gravissima e paradossale che penalizza in modo inaccettabile la comunità di Leinì. Grazie al lavoro di magistratura e organi inquirenti – aggiunge la Bugnano – è stato possibile individuare e stroncare i legami tra politica e ‘ndrangheta in Piemonte, soprattutto nel torinese, ma a causa degli errori madornali commessi dal Commissario Provolo e dall’avvocato Giaquinto il Comune maggiormente colpito non può costituirsi parte civile nei confronti dell’ex Sindaco Coral. Il Governo, che ha nominato il Commissario, dov’era quando questi sceglieva come legale nel processo proprio un suo concittadino di Caserta? A parte che si tratta di una nomina poco opportuna, i cosiddetti tecnici devono spiegarci i costi di questa consulenza in trasferta. La città di Leinì è già stata afflitta per troppo tempo dalle connivenze politico-mafiose ed è intollerabile che sia stata ulteriormente danneggiata dall’incompetenza degli amministratori pubblici e dei loro amici. Oltre al danno, la beffa. È gravissimo che il Governo non abbia vigilato a sufficienza, ora – conclude Bugnano – auspichiamo che chieda conto a Provolo del suo operato e che i nuovi commissari intraprendano una causa di responsabilità nei confronti dell’avvocato Giacquinto.»
Ott 30 2012
Minotauro: la Sen. Bugnano (IdV) interroga il Governo su Leinì parte civile
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