RIVAROLO –Venerdì 19 ottobre, alle 21,15 presso la sala comunale di via Montenero (ex cotonificio Vallesusa), a Rivarolo Canavese, sarà proiettato “S.A.L.P. esercizio di memoria”, (preceduto da un’ambientazione sonora che prenderà il via alle 20,45, con musiche di
La S.A.L.P. di Rivarolo Canavese
Le origini della S.A.L.P. risalgono al 1870, quando Pietro Viola avviò una piccola fabbrica di macinazione dei legni tannici per concia, lungo la strada per Torino. Rilevato dai soci Cargnino, Deaglio e Ottini, lo stabilimento si ingrandì diventando una vera e propria conceria. Da questo primo nucleo, nel 1919 venne fondata la S.A.L.P., con capitale sociale di quatto milioni di Lire. Determinante per lo sviluppo del’Azienda fu il prof. Giuseppe Cuccodoro: nato a Viterbo nel 1881, dopo la laurea in Economia a Venezia, l’insegnamento presso l’Istituto commerciale “G. Sommeiler” di Torino e la prima esperienza presso la RIV di Villar Perosa, entrò nel consiglio d’amministrazione della Conceria sino a diventarne amministratore delegato e presidente. Sotto la sua direzione, la S.A.L.P. si specializzò nella produzione di pellami fini per calzature di lusso da donna, anticipando le esigenze della moda. I cataloghi e i campionari per presentare le collezioni si distinguevano per la ricercata impostazione grafica ed erano corredati da immagini del moderno stabilimento, con macchinari all’avanguardia. Superata la crisi degli anni Trenta, la Conceria rivarolese si affermò a livello internazionale, sino ad occupare circa 400 lavoratori, compreso l’indotto. Coadiuvato nella gestione aziendale dai figli Mario e Bruno, il prof. Cuccodoro attuò importanti iniziative rivolte al miglioramento delle condizioni dei lavoratori, accostandosi, con le dovute proporzioni, al modello olivettiano: il segno più evidente ancora oggi è il Villaggio S.A.L.P. con le abitazioni per i dipendenti realizzate a partire dagli anni Quaranta davanti allo stabilimento. Agli aiuti per costruire le case, si aggiunsero negli anni successivi l’istituzione dell’asilo nido-scuola materna e di una scuola-convitto che, grazie al coinvolgimento di altre aziende rivarolesi divenne la scuola professionale Don Bosco con gli indirizzi di meccanica e conceria, primo nucleo dell’attuale centro di formazione CIAC – “Adriano Sada”. La festa del 19 marzo in onore del patrono San Giuseppe, le attività del dopolavoro aziendale, le gite e le vacanze organizzate per i dipendenti e i loro figli contribuirono a disegnare l’identità di un nuovo quartiere cittadino.
Già Cavaliere del Lavoro, in occasione del centenario del titolo di Città di Rivarolo Canavese, nel 1963, al prof. Cuccodoro venne riconosciuta la cittadinanza onoraria, sia per i meriti imprenditoriali, sia per il sostegno alle realtà educative ed assistenziali della comunità. La sua scomparsa nel 1972 corrisponde, quasi simbolicamente, all’inizio del declino della S.A.L.P. alle prese con difficoltà amministrative e finanziarie e nuovi scenari di mercato cui non poterono far fronte i tentativi di ristrutturazione aziendale. Il fallimento del 1995 concluse una delle esperienze industriali più importanti per la città.
Dopo dieci anni di oblio, scanditi da vari passaggi di proprietà, nel gennaio 2007 iniziarono i lavori di bonifica e demolizione dello stabilimento, oggi pressoché completati, per lasciare spazio a nuovi insediamenti residenziali e commerciali. Alla vigilia di un’importante trasformazione urbanistica, nell’estate 2006 nasce l’idea del documentario da parte del Collettivo Cromocinque.