L’attesa e la preparazione: “Sono i giorni più belli», quelli in cui si assapora ciò che sta per accadere”
Tutto ha inizio la mattina dell’8 di gennaio. Elisa Gusta si reca con suo fratello nello studio di Gianni Celleghin. Lei lavora nell’azienda di famiglia che si occupa di assistenza informatica per gli studi dei commercialisti e dei legali. Ma quello che all’apparenza sembra un incontro di lavoro, si trasforma.
«Nello studio di Gianni c’era anche Giampiero Frigo. Abbiamo cominciato a parlare, poi Frigo ha appoggiato sul tavolo un garofano bianco. Ho capito dopo che a mio fratello Mario sono venuti gli occhi rossi e le lacrime. Mi avevano chiesto di essere la Mugnaia del Carnevale di Ivrea.»
La prima reazione? «Ho detto che ne avrei parlato con mio marito; ma in realtà i miei fratelli lo avevano già fatto per me. Loro sapevano che io avrei accettato. Quante volte si è detto in famiglia di come sarebbe stato bello fare la Mugnaia.»
Ecco come comincia la storia della Violetta del Carnevale di Ivrea 2010.
Elisa Gusta ha 32 anni (è nata ad Ivrea il 22 maggio del 1977). Ha frequentato Ragioneria al Cena e poi è partita per Milano dove ha lavorato per cinque anni come modella.
Rientrata ad Ivrea ha iniziato a lavorare in azienda con i miei fratelli Mario ed Eval. Ma nel frattempo ha anche incontrato l’amore: Elisa si è sposata un paio di anni fa con il commercialista Luciano Zanetta. Insieme hanno una casa a Varallo Sesia. Ma
Elisa non dimentica certo Ivrea, dove ha preso casa in Borghetto.
Già, proprio in quella zona di Ivrea che è il cuore della squadra dei Tuchini, della quale Elisa fa parte, così come i suoi fratelli, componenti del direttivo. E c’è fermento in Borghetto, perchè una accoglienza davvero speciale verrà dedicata questa sera alla Mugnaia. E sarà così anche nei giorni seguenti.
Appassionata da qualche anno di alpinismo, ama viaggiare, e organizzare qualche gita enogastronomica. «All’alpinismo mi sono avvicinata grazie a mio marito ed oggi è lui a non starmi più dietro. Quando è possibile organizziamo delle uscite con un amico, una persona speciale, Silvio Mondinelli di Alagna, uno sette scalatori al mondo ad aver raggiunto tutte le quattordici vette più alte portando a termine l’impresa senza l’uso di bombole d’ossigeno.»
Elisa ci racconta di un legame molto forte tra la sua famiglia e quella del generale Alma. «Ci conosciamo molto bene.» La mamma di Elisa, Luciana, è di Strambino, dove il papa Bruno si è trasferito quando ha deciso di lasciare l’Istria «perchè voleva essere ancora italiano.» Ed a Strambino è nato il legame. La mamma del Generale Alma era ostetrica ed è lei che ha fatto nascere Elisa ed i suoi due fratelli.
È certo che sarà un piacere avere al proprio fianco il Generale Alberto Alma.
Ma come affronterà Elisa questa esperienza?
«Spero nel migliore dei modi» dice accennando appena alle polemiche delle ultime settimane ed ai nomi che sono circolati sulla identità della Mugnaia. «Il Carnevale è un modo di stare insieme – dice – tutto sta a capire come e con chi si vuole stare. Certo in questi giorni, oltre alla mia famiglia, mi sono stati molto vicini Gianni Celleghin e Giampiero Frigo. Ho seguito tutti i loro consigli nella organizzazione delle ultime settimane: dalla scelta della sarta ai fiori. E le prove del vestito le ho fatte secondo la più antica tradizione. Con una maschera bianca che nasconde il viso.»
L’attesa e la preparazione di questi giorni Elisa l’ha vissuta con la consapevolezza che «sono i giorni più belli», quelli in cui si assapora ciò che sta per accadere, quello in cui si pensa a quali emozioni si vivranno, quello in cui si fanno gli ultimi preparativi. Per poi affacciarsi a quel balcone, con il ricordo di quel garofano bianco, che vuol dire fedeltà. Fedeltà ad una tradizione e orgoglio di sentirla quella tradizione, «perché indossato il vestito della Mugnaia ci si sente davvero Ivrea addosso.»
Una responsabilità che Elisa saprà affrontate nel modo giusto, con carattere e disponibilità.
Ha una bellezza austera Elisa. Ma è persona aperta, cordiale, sorridente come deve essere la Mugnaia.
Elisa sarà una bella Mugnaia non sono perché l’aspetto fisico sta dalla sua parte, ma perché saprà interpretare bene il suo ruolo, perché avrà la passione dalla sua.
Per questo piacerà, perché saprà portare con orgoglio quel vestito che la farà sentire investita della responsabilità di rappresentare tutta la città di Ivrea. Una responsabilità che sarà anche un privilegio: il grande orgoglio di Elisa.
Buon Carnevale, Violetta
Mario Damasio