“La sua presenza è testimonianza della vicinanza ai problemi del lavoro, della famiglia e alle sofferenze dell’uomo”
“Beatissimo padre. L’intera Diocesi di Ivrea si unisce alla comunità di Romano e al suo figlio più illustre, sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, nel porgerle il benvenuto in questa terra con grande gioia e profonda riconoscenza. Grazie Padre Santo per il regalo di questa giornata reso ancora più prezioso perché sottratto alla sua breve vacanza che seguiamo con affetto e abbiamo trepidato non poco e con la preghiera rivolta in modo particolare alla Vergine Immacolata che dall’alto del Gran Paradiso veglia sulla Valle d’Aosta vicino a lei e sul Canavese.”
Monsignor Miglio ha salutato il Papa al suo arrivo in piazza Ruggia. Il ricordo del Vescovo è andato alla visita di Giovanni Paolo II, “Pellegrino nella nostra Diocesi il 18-19 marzo 1990. La sua presenza oggi è testimonianza viva della vicinanza continua del Papa e della Chiesa ai problemi del lavoro, della famiglia e a tutte le sofferenze dell’uomo.” La crisi occupazionale, i valori della famiglia, la solidarietà, la cooperazione missionaria con i paesi più poveri, la disponibilità, l’accoglienza dei nuovi immigrati nelle parole del Vescovo di Ivrea. “Non possiamo dimenticare che solo pochi decenni fa anche la nostra regione era terra di emigrazione. Dopo aver sperimentato il passaggio da una cultura prevalentemente agricola a quella industriale tecnologicamente avanzata, oggi viviamo la ricerca di nuove vie di sviluppo economico. Molte famiglie però e in particolare i giovani soffrono a causa della precarietà dei posti di lavoro e della disoccupazione che colpisce diverse forme di età. Ma accanto alle povertà materiali non mancano purtroppo altre povertà.” Il riferimento va alle povertà spirituali e morali, spesso, ha aggiunto Miglio, “ben più pesanti di quella materiale. Con la sua visita, Padre Santo, lei onora, proprio nell’anno sacerdotale, il nostro clero e specialmente le nostre famiglie che ci hanno avviati e sostenuti nel cammino della vocazione sacerdotale.” Il riferimento va alla famiglia del Cardinale Bertone che oggi ha aperto la propria casa, a Romano e alle tante parrocchie del Canavese che alla chiesa hanno donato numerose vocazioni sacerdotali, religiose, molti missionari. Monsignor Miglio ha dunque terminato il suo intervento chiedendo al Santo Padre una preghiera particolare, affinchè il Signore conceda ancora numerose vocazioni, giovani generosi impegnati nella famiglia e nella società. “Educatori – ha concluso Miglio – che sappiano testimoniare ed indicare la via della Santità.”
k.o.